Se vuoi dimagrire, devi cominciare a mangiare (evitando questi errori)

Ci sono un sacco di persone che vivono una vita intera contando calorie e alimenti da mangiare e non mangiare.

E di certo non vivono delle vite felici, soprattutto partendo dal presupposto dal dover sempre analizzare il cibo e poi nel cercare sempre di restare entro determinate calorie.

Ma ci sono dei casi in cui mangiare di più significa dimagrire di più.

Ora vi starete dicendo: quest’ultima affermazione è una bufala, mi stai prendendo in giro.

Assolutamente no.

Il problema del poco cibo

Se vuoi dimagrire, devi cominciare a mangiare (evitando questi errori): il problema del poco cibo

Mettiamo il caso che tu sia una donna piuttosto attiva che fa ginnastica 3 volte a settimana.

Diciamo che hai improntato il tuo apporto calorico sulle 1300 calorie al giorno.

400 se ne vanno via nella sessione di palestra e 900 ti restano per nutrire il tuo corpo!

Sono troppo poche!

E il tuo corpo, come se fossi nel mezzo del naufragio più lungo mai accaduto, va in modalità fame rallentando in maniera assurda il metabolismo e risparmiando le calorie centellinandole come se non avessimo tanto da mangiare mai.

Il corpo rallenta le cose, rallenta la combustione dei grassi, e in realtà comincia a mangiare i propri stessi muscoli sciupandoli, soprattutto se abbiamo a che fare con pesi e cardio in palestra.

Mangia quello che serve

Se vuoi dimagrire, devi cominciare a mangiare (evitando questi errori): mangia quello che serve

Non avere fretta, non mangiare troppo poco, devi sempre misurare un deficit calorico accettabile entro le 400 calorie in meno al giorno.

Se sei una donna attiva e devi perdere 5 chilogrammi il deficit calorico può anche essere più basso.

Assicurati che stai mangiando abbastanza per sostenere i processi corporei e la crescita dei muscoli.

Non aspettarti di togliere in maniera brusca un macroingrediente come un carboidrato.

Il nostro corpo potrebbe soffrirne ma, soprattutto, potrebbe riprendere tutti i chili persi in pochissimo tempo appena si dovesse reintegrare.

Una dieta flessibile è un modo di entrare in un rapporto migliore con il cibo, cercare una perdita di peso lenta e costante che è uno degli obiettivi nel lungo termine, senza sentirsi privati del cibo.

Conclusioni

Basta solo seguire una dieta che abbia con sé di tutto un po’, che sia attenta alle reali esigenze del nostro corpo e delle nostre abitudini e che sia settata su una personalizzazione evidente di quello che è il nostro ciclo metabolico desiderato.

Non c’è bisogno né di diete drastiche né di eliminare ingredienti e cibi fondamentali per dimagrire prima mangiando meno di quanto il nostro corpo richieda.

Come detto prima è una cattiva abitudine perché rallenta maggiormente il metabolismo.

Allora, invece di mandare il nostro corpo in tilt meglio mangiare quanto il nostro corpo abbia bisogno, senza troppi marchingegni e senza sforzarlo troppo, si raggiungerebbe solo il risultato opposto con una perdita di tempo e di nutrienti notevole.

 

 

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